3 Regole Per Suonare La Scala Pentatonica Bene

Se suoni la chitarra e ami improvvisare probabilmente conosci le scale pentatoniche, ma se per qualche motivo ti senti bloccato questo video ti spiegherà le 3 Regole più importanti per suonare la scala pentatonica e sbloccare subito i tuoi assoli! Continua a leggere…

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3 Regole per suonare la scala pentatonica

3 regole per suonare la scala pentatonica

Ciao sono Alessandro Giordani e sono qui per aiutarti nello studio della chitarra e dell’improvvisazione. Se sei agli inizi o già suoni da tempo, so per esperienza che le frustrazioni possono essere dietro l’angolo. Ti darò quindi 3 Regole per improvvisare con la scala pentatonica che potrai applicare subito e che faranno parte del mio prossimo workshop sull’improvvisazione “A Tutto… Blues!” – un incontro online gratuito di due ore che ti aiuterà a improvvisare un assolo Blues vincente e mai noioso anche se suoni da poco, senza usare sempre le solite frasi o gli stessi schemi. Alla fine del workshop conoscerai la diteggiatura migliore per suonare degli assoli efficaci, come costruire un fraseggio vincente e con un grande senso ritmico e i 3 trucchi usati dai grandi chitarristi per improvvisare senza conoscere un intero vocabolario di frasi o lick. Clicca il link qui sopra per riservare il tuo posto GRATUITAMENTE.

Come suonare la scala pentatonica: regola 1

Il primo consiglio è “Impara un solo schema e sfrutta le sue zone vincenti”. Non ha senso conoscere tutti i box della pentatonica, tutte le posizioni delle scale maggiori e minori, gli arpeggi o quant’altro, se poi non riesci a sfruttarli in un assolo. Per improvvisare in maniera immediata su un blues ad esempio, tirando fuori la sua tipica sonorità, il mio consiglio è di abbandonare per il momento tutto il materiale superfluo concentrandosi su di un solo schema e sopratutto sulle sue zone vincenti. Prendiamo ad esempio il primo box della pentatonica minore di LA.

Questo è lo schema più usato dalla maggior parte dei chitarristi, ma non tutti riescono a sfruttare bene la potenzialità di alcune zone. Ad esempio le prime tre corde sono le più usate per suonare dei bending, fondamentalmente è tecnicamente comodo suonarli con il dito anulare.

Sempre in questa zona possiamo comodamente eseguire i rock cliché, delle brevi frasi di poche note che danno un grande senso ritmico al fraseggio.

Anche i double stops sono molto comodi da eseguire su questa zona del box.

Su questa zona abbiamo anche una nota importantissima, la terza, che possiamo facilmente sfruttare per cambiare la sonorità da minore a maggiore alzandola di semitono… e da qui creare una serie di brevi lick molto comodi da eseguire…

Questi sono solo alcuni esempi anche piuttosto semplici, del perché una particolare zona della pentatonica è preferibile da suonare. Per cui prima di affrontare lo studio di tutte le scale su tutto il manico, assicurati di dominare questo semplice schema, o un altro a tua scelta, suonandolo con consapevolezza. E per sviluppare la consapevolezza dobbiamo conoscere bene il secondo concetto.

Come suonare la scala pentatonica: regola 2

La seconda regola è: suona un lick che termina sulla nota fondamentale, la nota che da il nome all’accordo. Sull’accordo di LA7 la nota fondamentale, il LA, comunicherà un senso di riposo, di conclusione ed è una nota importantissima da suonare.

Ovviamente posso iniziare una frase da qualsiasi nota della pentatonica, ma concludendola sulla nota fondamentale arriviamo su un terreno sicuro e che suona bene.

Inoltre una volta trovata la nota fondamentale all’interno della scala pentatonica posso spostare la frase su altre corde, ad esempio all’ottava bassa, l’importante è all’inizio cadere sulla nota fondamentale.

Non per forza dobbiamo cadere su questa nota, possiamo anche utilizzare le altre note target, ossia quelle note che formano l’accordo: quindi oltre alla nota fondamentale dell’accordo abbiamo la terza, la quinta e la settima. Ognuna darà un risultato diverso, e sicuramente saranno delle buone note per concludere il lick.

Se sei agli inizi parti sempre con la nota fondamentale, giocaci un po’ e quando ti senti pronto inizia a lavorare sulle altre note target. Non te ne pentirai!

E se già utilizzate le note target mentre improvvisate, scrivetemi qui sotto qual è il vostro approccio e se per qualche motivo vi sentite bloccati. Ne parleremo poi in maniera più approfondita nel mio Workshop gratuito.

Questo approccio alla nota target può essere trasportato anche sul IV e V grado del giro Blues, ovviamente cambieranno le note target in relazione all’accordo in cui ci troviamo. Tanto per fare un esempio se sul blues in LA la nota target del LA7 è il LA, nel IV il RE7 la nota target sarà il RE e sul V il MI, tutte note comunque presenti nella pentatonica minore.

In pratica ho appena suonato lo stesso identico lick quattro volte di seguito, e giustamente potresti pensare che è noioso suonare la stessa cosa. Ma in realtà non è così se risolvi la frase su una nota target dell’accordo. Ogni volta che suoni un lick puoi ripeterlo a tuo vantaggio, ottenendo degli assoli che funzionano poiché sono musicali, orecchiabili e per questo piacevoli. E questo ci porta alla terza regola, forse la più importante!

Come suonare la scala pentatonica: regola 3

La terza regola è fondamentale per gestire correttamente le frasi a livello di tempo ed è una diretta conseguenza delle due regole precedenti… ma prima di vederla se pensate che questo video vi è utile cliccate mi piace e doppio mi piace e iscrivetevi al canale… solo così potrò continuare a darvi dei contenuti gratuiti e di qualità.. grazie!

La terza regola è la diretta conseguenza delle prime due e prevede una corretta gestione ritmica. Se dobbiamo suonare un lick e concluderlo su una nota target, è importante prevedere quando iniziare la frase. In un tempo di 4/4 abbiamo 4 tempi all’interno di ogni battuta: 1 -2 – 3 – 4. Pensa a questo tempo come a una griglia dove poter spostare la frase. Nel nostro esempio per concludere sul battere del nuovo accordo, quindi sul primo tempo, dovremmo suonare la frase su una parte specifica di questa griglia, ossia sul levare del primo tempo.

Con una frase più corta dovremmo spostarci più avanti nella griglia, così da cadere con la nota target sempre sul primo tempo della nuova battuta.

Pensa a questa griglia come a un contenitore dove variare a piacimento il tuo lick. Questo aspetto è molto importante perché ogni frase deve racchiudere un senso di partenza e di arrivo. Questo concetto combinato con l’impiego della nota target dell’accordo e della zona più efficace della pentatonica, è la soluzione ideale per sbloccare la monotonia di un assolo. Non ha senso infatti suonare sempre le stesse frasi, o le note della pentatonica a caso senza dare il giusto peso a questi 3 elementi. Avere chiara la zona più funzionale della scala, le note target e il ritmo della frase è la base per creare un assolo vincente.

E ti dirò… c’è un metodo semplicissimo per creare delle frasi sempre varie e interessanti, un metodo pratico che potrai applicare subito nei tuoi assoli, che sicuramente ti aiuterà tantissimo. Sarà uno degli argomenti del mio prossimo workshop online A Tutto Blues, se sei interessato clicca qui per riservare gratuitamente il tuo posto prima che finiscano i posti disponibili.

Bene non ti resta altro che vedere il video qui sotto, se ti è piaciuto lasciami un commento!

 

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