Come costruire una pedaliera per chitarra elettrica

Come Costruire una Pedaliera per Chitarra Elettrica da Zero, una guida completa su come assemblare una pedaliera adatta anche ai principianti! Continua a leggere…

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Come Assemblare una Pedaliera per Chitarra Elettrica

Oggi ho deciso di farti vedere come assemblare una pedaliera per chitarra elettrica da zero. Sarà un video utilissimo anche se sei agli inizi o hai poca esperienza, poiché oltre a darti dei consigli sulla strumentazione che ho scelto ti spiegherò l’ordine esatto degli effetti che ho messo in catena e perché.

Prima di assemblare una pedaliera dobbiamo farci alcune domande come la dimensione, il numero di effetti che vogliamo inserire, quali e quanti cavi abbiamo bisogno, che tipo di alimentatore… Vediamo quindi passo passo come fare, percorrendo tutti gli step necessari per assemblarne una da soli. E poi ragazzi è la settimana del Black Friday, per cui approfittate delle offerte, soprattutto della Donner che ringrazio per avermi inviato alcuni prodotti in omaggio, trovate il link per ogni prodotto!

 

Come Assemblare una Pedaliera per Chitarra Elettrica: PLANNING

Prima di tutto dobbiamo capire di cosa abbiamo bisogno. Quindi prendete carta e penna e scrivete le vostre esigenze: vi serve una pedaliera semplice per suonare in casa o in sala prove? O la userete dal vivo per suonarci vari generi? Oppure volete interfacciarla ad una scheda audio per registrarci coprendo una gamma di suoni il più ampia possibile?

Fatta questa premessa, sappi che ti servirà una pedaliera che sia facilmente adattabile alle tue necessità. Nel mio caso ho deciso di assemblare una pedaliera piuttosto versatile da utilizzare principalmente qui in studio e per i video del mio canale YouTube. Le caratteristiche principali devono essere essenzialmente tre:

1. non deve essere molto grande, ma deve avere comunque spazio sufficiente per inserire diversi pedali, per testarli e recensirli, o cambiarne l’ordine in base al progetto o al tutorial che sto registrando.

2. Deve poter alimentare tutti gli effetti in maniera affidabile, soprattutto quei pedali che hanno un voltaggio diverso dai classici 9 volts e che necessiterebbero di un alimentatore dedicato.

3. Tutto il cablaggio deve essere nascosto e ben pulito, in modo da non avere intralci o imprevisti durante il lavoro.

 

Pedaliera per Chitarra Elettrica – TIPOLOGIA

Una volta capite queste prime idee dobbiamo scegliere la tipologia di pedaliera e le dimensioni. Esistono fondamentalmente due tipi di pedaliera: piatta o con il piano inclinato. Quest’ultimo è il più comune poiché ha uno spazio all’interno per l’alimentatore e tutto il cablaggio viene nascosto, mantenendo la pedaliera in ordine e pulita.  In questo modo si mantengono anche separati i due segnali audio e elettrico. Questo non è possibile con una pedaliera piatta, dove tutto è a vista sulla tavola incluso l’alimentatore e i cavi. Avendo poi due file, il piano inclinato permette di non urtare accidentalmente gli effetti posti in basso quando si premono i pedali sulla fila superiore…

Se invece hai bisogno di pochi effetti e un sistema compatto probabilmente la tavola piatta, come questa è la soluzione ideale: piccola, sottile e facile da portare appresso. Se sei amante del fai da te puoi anche usare una tavola di legno attaccandoci sopra del velcro. Ci sono poi delle pedaliere piatte sotto le quali è possibile inserire cavi e alimentatori, e uniscono pro e contro dei due mondi.

Io ho scelto questa pedaliera inclinata della Donner, il modello DBS-200, in alluminio leggera e non troppo ingombrante. Sulla superficie è già presente lo stato di velcro ed è dotata di tutto ciò che serve per assemblarla: viene fornita con una comoda custodia morbida imbottita che può essere usata anche come zaino, e al suo interno racchiude i cavi audio, il velcro per fissare i pedali e delle fascette per fermare i cavi. Ha anche un simpatico porta plettro sulla parte laterale di colore arancione, visibile in caso di scarsa luminosità. E’ disponibile di varie dimensioni in base all’utilizzo che ne dobbiamo fare: questa è l’intermedia, un ottimo compromesso tra peso, ingombro, versatilità e prezzo: il costo infatti è di 75 euro circa.

Il consiglio quindi è capire di quanti effetti hai bisogno e di stare il più leggero possibile, considerando sempre un pò di spazio in più per un eventuale espansione di pedali. Quindi ragionaci bene e prenditi tutto il tempo per capire quello di cui hai assolutamente bisogno e nel dubbio, togli…

Pedaliera per Chitarra Elettrica – ALIMENTATORE

Il prossimo step è scegliere l’alimentatore, uno degli elementi più importanti di tutta la catena. Essenzialmente esistono due tipi di alimentatori: il classico alimentatore da muro, tipo questo per intenderci o un alimentatore professionale con uscite separate. In alcuni casi infatti se usi un alimentatore sbagliato potresti danneggiare il pedale, o avere delle prestazioni non proprio al top…

Se stai appena iniziando, hai pochi effetti o un budget limitato, questo alimentatore della Donner da 9v da parete è la soluzione più semplice ed economica: lo colleghi alla presa e al pedale e sei a posto. Puoi anche interfacciarlo con un cavo come questo, che ti permette di collegare più pedali in cascata con un unico alimentatore. Il problema però è che questo tipo di alimentatore non fornisce il filtraggio del rumore, o di interferenze radio o di massa, molto comuni se l’impianto elettrico non è progettato bene. Per cui se hai bisogno di un alimentatore affidabile ti consiglio un alimentatore con uscite separate per ogni pedale. Tutti i circuiti sono isolati, il che significa che il rumore viene filtrato e ogni circuito andrà a alimentare e proteggere il relativo pedale.

Un modello molto conosciuto è il Voodoo Labs Pedal Power che ho avuto sulla mia vecchia pedaliera per anni. Ho scelto però di utilizzare un alimentatore simile della Donner, il DP-Z, tra l’altro il più venduto su Amazon, perché ha delle caratteristiche molto interessanti. Oltre ad includere tutto il necessario in termini di cavetti di alimentazione, prolunghe e adattatori, è in lega di alluminio, che lo rende leggero e portatile e ha un ingresso da 18V 2 ampere per una potenza incredibile. Ha poi 10 uscite isolate adatte a qualsiasi pedale: 4 x 9V 100mA, 3 x 9V 300mA, 1 x 9V 500mA, 1 x 9V commutabile a 12V 500mA, 1 x 18V 300mA più un uscita USB 5v 1A per ricaricare i nostri dispositivi. E il bello è che si incastra perfettamente sul retro della pedaliera di casa Donner. Il costo è di 45€, direi ottimo considerando anche tutti gli accessori inclusi.

Un consiglio: prima di collegare i vostri pedali fate sempre attenzione alla polarità degli effetti, e all’amperaggio. Solitamente ti troverai con i classici pedali da 100 milliampere o meno, ma se hai bisogno di più ampere con questo alimentatore hai tutte le opzioni che possono servirti per alimentare pedali che necessitano di più potenza, soprattutto se sono effetti moderni.

Pedaliera per Chitarra Elettrica – EFFETTI

Quindi dopo aver installato l’alimentatore possiamo posizionare uno alla volta i nostri pedali. La prima cosa da fare è metterli fisicamente sulla pedaliera e capire l’esatto ordine e lo spazio occupato. In generale io inizio con l’accordatore, per poi collegare gli effetti di boost e distorsione e successivamente di modulazione. Per tenere fermi i pedali dobbiamo fissare del velcro adesivo alla loro base, collegare il cavo di alimentazione e i cavi audio. Ho scelto questi della Donner che sono salva spazio, sono piatti e permettono di avvicinare ancora di più i pedali tra loro. Nella confezione ce ne sono 6 da 15 cm l’uno, ed il prezzo, di circa 20 euro per tutta la scatola è molto conveniente.

L’accordatore è il Donner DT1 e l’ho scelto per il grande display retroilluminato che si vede anche al buio e… nell’accordare… non sbaglia un colpo! Ho usato per anni il classico accordatore della Boss e non lo rimpiango. Tra l’altro è piccolo, alimentato a 9v ed è true bypass, per cui anche quando non è attivo il segnale passa senza essere in alcun modo modificato. Costa 30 euro circa ed essendo cromatico può adattarsi anche ad altri strumenti.

In cascata ho inserito il mio Boost preferito, l’EP Boost della Xotic, un pedale che simula il mitico preamp EP3 delle macchine eco di una volta. Fornisce fino a 20dB di puro boost, senza affaticare l’orecchio. Gli interruttori interni consentono di scegliere le frequenze del Boost e le impostazione dell’EQ. E’ dotato di True Bypass e può essere utilizzato con alimentatore o con una batteria da 9V. Lo trovate a circa 130 euro, prendetelo, io non posso farne a meno.

Non poteva mancare il mio amato overdrive, il famoso Tubescreamer TS-808 della Ibanez, che non credo abbia bisogno di presentazioni. Probabilmente l’overdrive più usato al mondo, lo troviamo nelle pedaliere di tutti i grandi chitarristi. La caratteristica è il suono caldo e graffiante, adatto sia al blues che al rock, che enfatizza molto le frequenze medie specie negli assoli. Ci sono varie versioni, ne ho parlato approfonditamente in questo video, e in particolare questa è la riedizione del modello vintage originale. Il costo è di circa 195 euro, se amate il rock o il blues, dovete averlo.

Se invece cercate delle distorsioni più potenti allora un pedale distorsore è quello che vi serve. Da anni mi trovo bene con il classico compressore Boss DS1, ma questa è la versione modificata da Robert Keely, tra l’altro usata anche da Steve Vai o Satriani. Se cercate un suono distorto fatevi un giro in rete. Alternativamente prendete l’originale, che costa un terzo, e usate l’overdrive come boost prima del DS-1. Questo è un piccolo trucco che si usa per aumentare la distorsione complessiva e ne ho parlato tanto nel mio corso Suoni ed Effetti, dove spiego come utilizzare i 17 effetti fondamentali e come concatenarli tra loro per creare 29 catene effetti adatte a qualsiasi genere. Clicca questo link per approfondire.

In base al genere che suonate potrebbe esservi utile un compressore, un pedale che comprime la dinamica fornendo maggiore attacco e sustain alla nota. Da anni uso il compressore Boss CS-2 vintage, uno dei pedali preferiti da Gilmour, ma mesi fa ho provato questo compressore economico della Donner, l’Ultimate Comp con cui mi sono trovato molto bene. E’ true bypass ed è dotato di 3 controlli facili da usare: COMP (l’intensità della compressione), il TONO e il LIVELO di uscita e due modalità: normal e treble, per modellare ancora di più il suono. Potete inserirlo prima o dopo gli effetti di overdrive, fate un pò di prove e verificate da soli qual’è il suono che più vi piace. E chiedetevi sempre “Voglio comprimere un suono distorto o distorcere un suono compresso?”. La chiave è tutta li!

A questo punto se il segnale prosegue negli effetti di modulazione e ritardo. Ho utilizzato un tremolo della Donner, il Golden Tremolo, perché essenzialmente fa una cosa e la fa bene: il tremolo. Mi piace usarlo negli arpeggi, per creare delle atmosfere particolari, e i 3 semplici controlli semplificano molto il lavoro. Si ispira all’iconico tremolo incluso negli amplificatori vintage, restituendo un suono di tremolo molto naturale. Il suo formato ultra compatto fa risparmiare spazio ed è True Bypass. Il Golden Tremolo ha tre comandi: DEPTH (profondità dell’effetto), RATE (velocità dell’effetto) e il BIAS della forma d’onda, per adattare il suono a diversi scenari. Il costo è incredibile, 29 euro, meno di una pizza in due.

I penultimo effetto è il Delay. Io sono un amante del Delay analogico, uso sempre il mio Ibanez Vintage AD-9 per il suono caldo e pastoso. Da tempo però uso il delay Yellow Fall della Donner, perché ha un bel suono, occupa poco spazio, è true bypass e costa 30 euro circa. Presenta le classiche tre Manopole di: Echo: per regolare il livello del ritardo, Feedback: per regolare il numero delle ripetizioni e Time che controlla il tempo di delay da 25ms a 600ms. E proprio la possibilità di raggiungere tempi elevati di ritardo è un vantaggio rispetto al mio effetto vintage, che arriva a circa 500 ms. Anche questo modello sempre della Donner è molto valido.

Infine un pedale che ti consiglio di acquistare è il looper. Un looper è un effetto che ti permette di registrare e riprodurre al volo ciò che stai suonando, utilissimo per studiare o dal vivo in situazioni di duo chitarra e voce ad esempio. Sebbene possegga diversi looper, uno su tutti il looper Boss RC che ho recensito qui, non avendo bisogno di tracce separate o effetti ho scelto il Donner BELTWAY, un looper che fa della semplicità la sua forza. Ha davvero pochi controlli: un potenziometro Level che serve per regolare il volume in ingresso della traccia registrata, uno switch a tre vie per selezionare le 3 modalità di funzionamento: 1/2 Speed, Normal e Reverse, e il footswitch per azionarlo. Include un cavo USB C per interfacciarlo al computer e caricare basi o scaricare le registrazioni fatte, senza dover installare software aggiuntivi.

Per usarlo basta premere il footswitch per iniziare a registrare, e poi ripremerlo per stoppare la registrazione passando automaticamente alla riproduzione. Basta ripetere il processo per andare in sovraincisione e sarà possibile farlo infinite volte. La durata massima è di 30 minuti, direi più che sufficente. Il costo è di circa 50 euro, ne vale davvero la pena.

Questa è la mia nuova pedaliera, che risponde perfettamente a ciò che stavo cercando per un uso qui in studio. Ricordatevi poi che se avete un ampli dotato di send e return potete collegarci gli effetti di modulazione e ritardo per una maggiore versatilità. Se volete approfondire questo argomento e capire come dominare gli effetti singoli e le catene effetti, date un occhiata qui sopra al mio corso Suoni ed Effetti, ma occhio che crea dipendenza e nessuna responsabilità per l’acquisto compulsivo di effetti e pedali è imputabile all’autore.

Bene non ti resta altro che vedere il video qui sotto, se ti è piaciuto lasciami un commento!

 

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